Tastiera: come e perchè va realizzata su una chitarra

Estrazione tasti su un manico Fender StratocasterLa tastiera è quella parte dello strumento che permette la suddivisione del diapason in semitoni

Nella realizzazione di un nuovo strumento la tastatura ricopre un ruolo fondamentale per la funzionalità dello strumento stesso. Una tastiera mal realizzata può smorzare la vibrazione delle corde, far stonare lo strumento (anche quando perfettamente accordato), causare ronzii e in alcuni casi interrompere nettamente la vibrazione del
le corde.

Vediamo dunque quali sono le caratteristiche di una tastiera, nell’ordine in cui vengono realizzate.

SUDDIVISIONE IN SEMITONI

Tastiera Fender Stratocaster dopo l'estrazione dei vecchi tastiIl tutto parte dal supporto, ossia dalla tastiera in legno. La prima cosa da fare è calcolare la posizione dei tasti: la suddivisione in semitoni del diapason si ottiene grazie ad un calcolo matematico che permette di dividere un’ottava in 12 semitoni (temperamento equabile). Le misure ottenute con questo calcolo vanno rispettate al decimo di millimetro per raggiungere la miglior intonazione possibile sullo strumento. Sulla tastiera vanno quindi effettuati i tagli per l’inserimento dei tasti.

RAGGIO DELLA TASTIERA

Una volta fatti i tagli in cui incastrare i tasti, alla tastiera va data laddove sia prevista, una raggiatura. Rimandando ad un altro articolo i vantaggi e gli svantaggi di una raggiatura più o meno accentuata, per una tastatura efficace è importante che il raggio scelto sia omogeneo lungo tutta la tastiera. Inoltre nell’ottenerlo va mantenuto un piano altrettanto omogeneo, senza buche o avvallamenti.

Se il raggio varia o se la tastiera non ha una superficie continua e rettilinea andremo incontro a problemi di ronzii e note interrotte, con le corde che andranno a sbattere sui tasti successivi a quello tastato.

Unica eccezione per quanto riguarda la raggiatura è il cosiddetto raggio compound, in cui la tastiera parte con un raggio più stretto al capotasto e va ad appiattirsi gradualmente man mano che si scende verso il ponte.

Anche i tasti vanno portati ad una raggiatura il più vicina possibile a quella data alla tastiera, così che in fase di inserimento facciano meno resistenza possibile e successivamente abbiano meno tendenza a tornare alla loro forma originale.

INSERIMENTO DEI TASTI

Turapori su tastiera Fender Stratocaster prima della tastatura e successiva riverniciaturaUna volta deciso il tipo di tasto che si vuole utilizzare si procede all’inserimento. I tasti vengono inseriti a pressione e presentano delle piccole protuberanze sul gambo che mantengono il tasto ben fermo all’interno della sua sede.

In questa fase diventa evidente l’importanza di aver fatto dei tagli per l’inserimento dei tasti precisi e della giusta dimensione. Un taglio troppo largo darà come risultato tasti instabili che tendono a muoversi e a sollevarsi, causando ronzii e smorzando la vibrazione delle corde. Un taglio impreciso o troppo stretto renderà molto difficile l’inserimento del tasto.

Una buona pratica può essere quella di mettere qualche goccia di colla nella sede del tasto prima di inserirlo, per mantenerlo stabile anche quando il legno della tastiera dovesse avere qualche piccola variazione a causa di cambi di umidità e temperatura.

RETTIFICA DEI TASTI

Per quanto perfetta possa essere stata la lavorazione fino a questo punto, come in ogni altra lavorazione c’è sempre un piccolo margine di errore, quindi i tasti potrebbero non essere tutti perfettamente allineati sullo stesso piano. Per questo motivo si rende necessaria una piccola rettifica: i tasti vengono levigati fino ad ottenere un piano omogeneo.

E’ importante, dopo aver rettificato i tasti, riportarli alla loro forma originale (dopo la levigatura saranno piatti in superficie) in modo che il punto di contatto con la corda sia il più ridotto possibile e perfettamente centrato rispetto alla larghezza del tasto stesso. In caso contrario, ancora una volta, si rischia di andare incontro a stonature dello strumento.

Ultima ma non in ordine di importanza è una buona lucidatura del tasto. Con questa operazione si va ad eliminare completamente ogni segno di lima o carta vetrata dalla superficie del tasto, che porterebbe rumori indesiderati dovuti all’attrito con la corda ed un consumo anomalo o addirittura la rottura della corda stessa.

RITASTATURA

Ritastatura completa su un manico Fender StratocasterTutti i principi elencati sopra sono validi anche nel caso in cui uno strumento necessiti di una ritastatura.

Questa può rendersi necessaria per un eccessivo consumo dei tasti, ma anche se nella realizzazione della tastiera una o più delle sopracitate caratteristiche non siano state rispettate. Ad esempio nel caso in cui il piano della tastiera non risultasse regolare una semplice rettifica dei tasti potrebbe non bastare, rendendo necessaria l’estrazione dei tasti, la rettifica del piano e la successiva ritastatura.

Nelle immagini che accompagnano questo articolo potete vedere ad esempio le fasi di ritastatura di una Fender Stratocaster i cui tasti risultavano troppo consumati per poter essere rettificati. In questo caso inoltre si è proceduto anche alla rettifica della tastiera in acero ed alla sua successiva verniciatura una volta ritastata.

IN CONCLUSIONE

Se ogni passaggio della realizzazione della tastiera è stato eseguito correttamente il risultato sarà uno strumento con una buona intonazione, un migliore sustain, più facile da regolare in fase di set-up e su cui sarà più facile ottenere action basse senza ronzii. Insomma, uno strumento efficace e comodo da suonare come tutti desideriamo.

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