Legni per Liuteria: Come Scegliere?

Una delle prime cose da decidere quando si ordina uno strumento di liuteria sono i legni che verranno utilizzati. Ne esistono tantissimi più o meno conosciuti, con caratteristiche anche molto diverse, ma la domanda è: quale criterio utilizzare per decidere i materiali che comporranno il proprio strumento?

Naturalmente non esiste una risposta unica ed oggettiva a questa domanda, ma esistono delle linee guida che possono aiutare nella scelta evitando di fare errori.

In questo articolo prenderemo in considerazione nello specifico la liuteria acustica (chitarre classiche ed acustiche, ukulele, ma anche strumenti antichi), al fine di determinare quali devono essere i criteri di cui tenere conto per selezionare dei legni per liuteria adeguati al proprio scopo.

Estetica

Una chitarra, così come qualsiasi altro strumento musicale, deve prima di tutto essere piacevole da guardare. Bisogna tenere a mente che prima delle mani e delle orecchie, saranno i nostri occhi a posarcisi sopra. L’estetica è quindi giustamente la prima preoccupazione di molti, ed è anche la componente più soggettiva: sarà il vostro gusto personale a guidarvi nella scelta.

Potete prendere spunto da altri strumenti, ma più in generale da qualsiasi genere di manufatto ligneo per la vostra scelta. Ricordate però che la verniciatura, anche se trasparente, avrà un notevole impatto sull’aspetto del legno, cambiandone leggermente la tonalità e donandogli profondità.

Legni per liuteria: palissandro indiano con alburno

Aspetto molto importante di cui tenere conto, l’estetica è tuttavia troppo spesso l’unico metro di valutazione nella scelta dei legni per liuteria: vediamo dunque quali altri parametri devono essere presi in considerazione.

Caratteristiche fisiche

Per capire cosa si intende per caratteristiche fisiche bisogna fare un passo indietro e guardare lo strumento nel suo insieme: per quale utilizzo è stato concepito? Quale forma si vuole utilizzare? Qui che le cose cominciano a farsi complicate: avrete bisogno dell’aiuto del vostro liutaio di fiducia per prendere le giuste decisioni.

Queste informazioni vanno valutate con attenzione e incrociate per ottenere uno strumento ben bilanciato. Per fare un esempio, nel caso di una dreadnought partiremo da una forma con un grande volume di aria nella cassa che porterà lo strumento a sviluppare facilmente basse frequenze e donerà grande volume, mentre nel caso di una 00 partiremo da una base più sbilanciata sulle frequenze medie e alte. E’ quindi molto importante avere ben chiaro il risultato acustico e timbrico che si vuole ottenere al fine di progettare uno strumento efficace.

Per una tavola armonica è necessario che il legno presenti una densità relativamente bassa per contenerne la massa, ma anche una buona resistenza longitudinale per contrastare la torsione impressa dal ponte con le corde in tensione, mentre nel caso del manico si andrà facilmente a selezionare un’essenza che abbia una buona resistenza longitudinale pur mantenendo un’elasticità sufficiente da lasciar agire liberamente il truss-rod, e con una densità intermedia che garantisca una buona ed omogenea trasmissione della vibrazione delle corde dal capotasto alla cassa dello strumento. In questo ragionamento è importante quindi tenere sempre conto di quale funzione deve svolgere ogni singolo elemento dello strumento: l’abete sarà molto indicato per essere utilizzato per una tavola armonica ma non per una tastiera ad esempio.

Taglio

Il tipo di taglio del legno che si decide di utilizzare è una variante di fondamentale importanza: come regola generale, ad eccezion fatta per gli elementi esclusivamente decorativi, nella liuteria acustica è necessario disporre di materiale con taglio di quarto, in modo da ottenere una venatura il più perpendicolare possibile rispetto al piano della tavola di legno (la cosiddetta vena in piedi). Per ottenere questa caratteristica il tronco della pianta viene spaccato a spicchi, seguendo l’andamento dei raggi midollari del legno. Questo taglio garantisce maggiore stabilità al legno e maggiore solidità, caratteristiche assolutamente necessarie su oggetti sottoposti ad una costante tensione come gli strumenti a corda. La solidità strutturale è infatti la prima caratteristica, ancora prima della sonorità e dell’estetica, di cui tenere conto in fase di progettazione di uno strumento. Inoltre si ottengono tavole molto più omogenee e quindi “specchiabili” (si ricordi che tavole e fondi della maggioranza degli strumenti acustici sono composte di due tavole provenienti dallo stesso pezzo di legno, tagliato ed aperto a libro).

In determinati casi è possibile utilizzare con successo anche materiale con taglio tangenziale, che può donare risultati esteticamente molto apprezzabili, con alcune precauzioni. In questo caso il tronco viene tagliato a strati, con una diversa caratteristica della venatura in base alla distanza dello strato dal centro della pianta: gli strati più esterni saranno caratterizzati da una venatura quasi parallela al piano della tavola (la cosiddetta vena sdraiata); la venatura diventerà sempre più perpendicolare al piano stesso man mano che ci si sposta con gli strati verso il centro del tronco.

Taglio di quarto e taglio tangenziale

Stagionatura

Caratteristica assolutamente fondamentale, la stagionatura del legno segue una sola, semplice regola: il legno per liuteria deve essere il più stagionato possibile.

Un materiale stagionato a lungo nelle giuste condizioni garantisce stabilità dimensionale anche quando sottoposto a variazioni di umidità atmosferica, rendendo lo strumento affidabile. Anche la resa timbrica migliora considerevolmente in quanto il contenuto di acqua diminuisce e la resina all’interno delle fibre si secca, rendendo il legno più reattivo alle sollecitazioni meccaniche e diminuendo la resistenza dello stesso alla propagazione delle vibrazioni al suo interno.

Reperire materiale molto stagionato può essere talvolta difficoltoso, rivolgetevi direttamente ai rivenditori di settore o al vostro liutaio, sapranno soddisfare le vostre richieste.

Tap tuning su una tavola armonicaSonorità

Questa caratteristica è in realtà la somma di tutte le precedenti e di altri fattori: caratteristiche fisiche, taglio, stagionatura, ma anche spessori finali e dimensione delle singole parti determinano la sonorità di ogni pezzo di legno che compone il nostro strumento.

E’ possibile tenere sotto controllo questo fattore durante le fasi della costruzione attraverso l’ascolto del tap-tuning, ossia della nota prodotta da un componente del nostro strumento se tenuta sospesa e percossa con un dito. Ancora una volta tuttavia non esistono indicazioni assolute a riguardo, bisogna anzi ricordare che tutte le caratteristiche sopra indicate non sono da considerarsi univoche per ogni specie lignea: in parole povere due pezzi dello stesso materiale avranno a grandi linee le stesse caratteristiche fisiche, il che li pone all’interno di un range di valori comunque variabile che rende ogni pezzo unico.

Ok, ma quali legni per liuteria devo scegliere?

Come già detto all’inizio dell’articolo, non esistono regole fisse ma solo linee guida per scelta dei vostri legni per liuteria: decidete che tipo di strumento volete realizzare, quale sarà il suo utilizzo (quanto meno principale), cosa volete ottenere a livello sonoro ed estetico. Una volta determinate queste caratteristiche di base discutete con il vostro liutaio circa la scelta dei materiali e del progetto.

La cosa più bella nel commissionare uno strumento realizzato a mano su misura per sé stessi è proprio la possibilità di seguire ogni passo della realizzazione, quindi non abbiate paura di domandare, discutere e proporre le vostre idee al vostro liutaio.

4 commenti su “Legni per Liuteria: Come Scegliere?”

  1. Bellissimo articolo! Grazie per le tue miiaveglrose perle..sono d accordo con te su tutti gli aspetti che hai citato..cif2 che incide di pif9 sul costo e8 il paese di provenienza e il nome del liutaio..chisse0 quanti strumenti eccellenti ci sono in circolazione ma purtroppo poco conosciuti a causa del fatto che non tutti i maestri del settore ne fanno una questione di marketing..in italia poi ce ne sono tanti..chi conosci che fa ottimi strumenti ma e8 poco conosciuto? Poi sarei curioso di sapere quanto costano i tuoi strumenti meravigliosi:)a presto bruno! Un caro saluto! Cosimo

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  2. Bellissimo articolo! Grazie per le tue miiaveglrose perle..sono d accordo con te su tutti gli aspetti che hai citato..ciò che incide di più sul costo è il paese di provenienza e il nome del liutaio..chissà quanti strumenti eccellenti ci sono in circolazione ma purtroppo poco conosciuti a causa del fatto che non tutti i maestri del settore ne fanno una questione di marketing..in italia poi ce ne sono tanti..chi conosci che fa ottimi strumenti ma è poco conosciuto? Poi sarei curioso di sapere quanto costano i tuoi strumenti meravigliosi:)a presto bruno! Un caro saluto! Cosimo

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    • Grazie dei complimenti Cosimo!
      Purtroppo i maestri molto bravi ma poco conosciuti sono tanti, il nostro mestiere è una nicchia e non è semplice emergere, ci vuole tantissimo lavoro, autocritica, anche un po’ di fortuna perchè no.
      Per i prezzi degli strumenti guarda pure nella sezione In Vendita del sito.
      A presto!

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  3. Bravo Alessio, le spiegazioni sono chiare ed esaustive e complimenti anche per il sito in generale che dimostra gran gusto e professionalità.

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